Arto: il futuro della fotografia (con i sensori di profondità)

A cosa assomiglierà Instagram nel futuro? Alcuni ricercatori della Università di Urbana Illinois hanno la risposta….e la risposta è: Arto.

Arto è un prototipo che permette agli utenti di comporre fotografie in realtà aumentata utilizzando input spaziale proveniente da sensori di profondità, come Kinect per intenderci. Con Arto, gli utenti “entrano nella loro scena” e grazie agli input spaziali possono manipolare il loro ambiente fisico. Il prototipo utilizza due telecamere di profondità: una per catturare fotografie 3De un’altra per tracciare le dita dell’utente al lato del dispositivo.

Arto abilita potenti esperienze fotografiche aumentate in cui gli utenti possono virtualmente re-illuminare l’ambiente fisico, inserire oggetti 3D virtuali , catturare automaticamente fotografie ad alta velocità, editare la profondità di campo e selezionare regioni della scena utilizzando l’input spaziale 3D.  ”Abbiamo ricevuto feedback sia da utenti comuni che da esperti fotografi e tutti hanno visto un potenziale in Arto come tool creativo” scrivono gli autori.

Apprezzerete sicuramente il sistema dando un’occhiata al video qui sotto:

Ringraziamo Brett Jones del Team di Arto per questa notizia interessante. Potete trovare maggiori informazioni sul suo sito web:

http://projection-mapping.org/arto/

Questo messaggio è disponibile anche in: Inglese

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