La prima rivoluzione industriale è avvenuta nel corso del XIX secolo come conseguenza della sostituzione del lavoro manuale con il lavoro delle macchine. La seconda rivoluzione industriale, invece, è caratterizzata dall’introduzione delle linee di assemblaggio che, a partire dagli anni 50 dello scorso secolo, hanno modificato radicalmente i processi produttivi permettendo alle persone di beneficiare di prodotti a basso costo fabbricati su grande scala e in grandi volumi (produzione di massa).Oggi, esiste evidenza che ci troviamo nel mezzo di una nuova rivoluzione industriale guidata dal digital manufacturing. In alcune aree dell’attività umana, la rivoluzione digitale ha già determinato un cambiamento radicale delle cose, come per esempio nell’industria finanziaria, nei media, nel turismo e nella fotografia.
Nell’industria manifatturiera, tuttavia, ancora manca sufficiente evidenza empirica di questa rivoluzione digitale, specialmente in paesi europei come l’Italia. Per questa ragione, il Laboratorio di Supply Chain & Service Management ( SCSM ) dell’ Università di Brescia, ha deciso di condurre uno studio a livello nazionale per investigare lo stato dell’arte dell’adozione delle nuove tecnologie digitali nell’ecosistema dell’industria manifatturiera in Italia.
La ricerca mira a raccogliere evidenza rispetto all’uso di 7 tecnologie che possono cambiare sostanzialmente i processi e i prodotti 3D Printing and 3D Scanning, Internet of Things, Social Manufacturing, Augmented Reality, Virtual Reality, Intelligence artificial intelligence and robotics,Nanotechnology and advanced materials.
Lo studio è sponsorizzato dal Ministero Italiano dello Sviluppo Economico, da Siemens e dalla rivista di settore It Is. Inglobe Technologies è technology partner della ricerca nell’area della Realtà Aumentata.
Per saperne di più potete visitare la pagina della ricerca:
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